Dopo 14 giornate di campionato, è tempo di fare un primo confronto tra Filippo Inzaghi, attuale allenatore del Milan, e il suo predecessore Clarence Seedorf, cacciato in malo modo dai dirigenti rossoneri e tuttora iscritto a libro paga della società di via Aldo Rossi.
Ebbene, nelle sue prime 14 giornate di gestione, l’olandese raccolse 26 punti, con la media di 1.85 a partita; Superpippo si è fermato a 21, ben 5 in meno, guadagnando di media 1.5 punti per ogni gara. Sotto la gestione Inzaghi, la squadra ha segnato 4 gol in più – 23 a 19 – rispetto a quanto aveva fatto con Seedorf, mostrandosi quindi leggermente più propensa ad offendere. Tuttavia, Clarence aveva blindato meglio la difesa, nonostante fosse accusato di adottare un modulo troppo disequilibrato, subendo 4 gol in meno – 14 a 18 – e riuscendo a concludere una quantità maggiore di partite a porta inviolata.
Curioso vedere come la differenza reti sia identica, segno che – nonostante i movimenti sul mercato estivo – la squadra non sia stata effettivamente migliorata a livello generale e continui a presentare lacune incolmate. Segno inequivocabile che gli allenatori possono anche cambiare, ma alla fine se non si cambiano anche i giocatori i risultati sono sempre gli stessi.
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